Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge intende rendere fiscalmente neutra la successione personale nelle imprese. Il problema del passaggio generazionale delle piccole e medie imprese (PMI) italiane ha dimensioni significative, giacché meno di un terzo di queste sopravvive alla seconda generazione e solo il 15 per cento la supera. Prevedere alcuni benefìci nel caso di cessione d'azienda per atto tra vivi o a causa di morte in favore dei figli o collaboratori continui consentirebbe non solo di salvaguardare le numerose aziende di lunga tradizione, veri e propri patrimoni imprenditoriali, ma anche il livello di occupazione di tutti i dipendenti coinvolti nel passaggio del testimone da padre a figlio.
Le PMI italiane sono per la maggior parte imprese a conduzione familiare, imprese cioè dove l'imprenditore è affiancato dalla moglie e dai figli; oppure nascono già come imprese fondate da fratelli, a cui si aggiungono figli e nipoti. Il successo e la longevità di queste attività non possono essere penalizzati dalla presenza di tassazioni troppo cospicue al momento della cessazione; di qui la necessità di prevedere agevolazioni ed esenzioni fiscali cui provvede la presente proposta di legge.
Per evitare fenomeni speculativi ed elusivi, è stato previsto che si possa beneficiare delle agevolazioni solo una volta nell'arco di cinque anni e solo nel caso in cui il passaggio dell'azienda dal genitore al figlio non sia fittizio e quindi posto in essere a fini di elusione fiscale (articolo 1, comma 2).
Tra i benefìci previsti viene disposto che non siano obbligatori l'atto pubblico o la scrittura privata autenticata (articolo 2, comma 1); in tal modo si risparmiano le spese notarili che sono fra i costi indiretti più elevati.
Di particolare efficacia e importanza è inoltre la disposizione che stabilisce la gratuità della registrazione degli atti relativi alla cessione d'azienda (articolo 6, comma 1); con tale misura si ottiene un